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BERLINALE 2025 Berlinale Special

Recensione: Late Shift

di 

- BERLINALE 2025: Leonie Benesch, già protagonista de La sala professori, offre una performance stellare nel nuovo dramma ospedaliero di Petra Volpe

Recensione: Late Shift
Leonie Benesch in Late Shift

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di Petra Volpe è un film con una causa: a precedere i titoli di coda c'è una statistica sulla carenza globale di infermieri, che costituisce una crisi sanitaria in corso. Lasciare questo avvertimento per ultimo rende il film, proiettato nella sezione Berlinale Special della Berlinale, ancora più agghiacciante, un presagio dei tempi a venire, se la scarsità di infermieri nell'ambito dell'assistenza ospedaliera peggiorerà (e sicuramente peggiorerà). È evidente che il regista svizzero di Contro l’ordine divino [+leggi anche:
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e Dreamland ha affrontato l'argomento con una preoccupazione genuina, poiché il film è, in primo luogo, realizzato in modo impeccabile e, in secondo luogo, una finzione ben ritmata e strutturata con l'intensità cruda di un'ambientazione ospedaliera. 

Interpretato dalla rivelazione de La sala professori [+leggi anche:
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Leonie Benesch e girato dalla direttrice della fotografia Judith Kaufmann (anche lei ne La sala professori, oltre che ne Il corsetto dell’imperatrice [+leggi anche:
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), Late Shift utilizza tutti gli strumenti di un solido thriller (umanistico) per immergere lo spettatore in un mondo dal ritmo incalzante fatto di doveri, responsabilità e procedure in cui gli errori hanno spesso un costo letale. All'inizio del film, l'infermiera Floria (Benesch) attacca il turno pomeridiano dopo un giorno di riposo: è sorridente, molto paziente e veloce. Con solo due infermiere e uno studente in affiancamento in servizio, la giornata promette qualche difficoltà, ma la sceneggiatura di Volpe evita di spettacolarizzare il tutto. Ciò che ne consegue si svolge in un tempo che sembra reale (anche se non lo è), grazie alle lunghe riprese a mano e alle ampie carrellate che seguono ogni movimento di Floria: succedono molte cose, e la situazione continua a degenerare, ma bisogna ricordare che è proprio così che va, ogni giorno, in tutti gli ospedali del mondo.

Con il reparto di chirurgia completamente occupato e a corto di personale, Floria sembra abituata a ritmi del genere: Benesch parla con dolcezza e il suo sguardo è sempre indulgente, anche quando i pazienti non lo meriterebbero completamente. È una figura affidabile in tutto e per tutto. I suoi giri vengono costantemente interrotti dalle chiamate di altri pazienti o dal telefono che squilla nella sua tasca, così il pubblico è sempre consapevole di quanto lei debba destreggiarsi in ogni momento. Late Shift contrae e dilata il tempo ogni volta che è necessario, assicurandosi che i pazienti ricevano la massima attenzione (sia da parte dell'infermiera che dello spettatore), il che a sua volta evita che il film diventi un'ode a una figura infermieristica idealizzata.

Per Benesch, che ha già dimostrato capacità di resilienza e di incanalare molto di ciò che il suo personaggio non dice attraverso la sua performance fisica, il ruolo dell'infermiera Floria non è meno impegnativo di quello della signorina Nowak ne La sala professori. In particolare, le lunghe riprese ininterrotte del riposizionamento delle medicine, della presa delle fiale e della preparazione delle punture per una dozzina di pazienti contemporaneamente sono così avvincenti da guardare grazie al fatto che l'intera performance è concentrata nelle abili mani della Benesch. Nel complesso, la maestria cinematografica che c'è dietro rende Late Shift un film straordinario, in quanto non solo estrae la tensione da fonti naturali (una giornata in un reparto chirurgico), ma mantiene anche un impegno pieno nel rappresentare in modo urgente e accurato problemi sociali che spesso diamo per scontati.

Late Shift è prodotto da Zodiac Pictures (Svizzera), in coproduzione con la tedesca MMC Zodiac e Swiss Radio and Television. TrustNordisk si occupa delle vendite mondiali.

(Tradotto dall'inglese)


Photogallery 17/02/2025: Berlinale 2025 - Late Shift

6 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Petra Volpe, Leonie Benesch, Judith Kaufmann
© 2024 Dario Caruso for Cineuropa - dario-caruso.fr, @studio.photo.dar, Dario Caruso

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